5 febbraio 2010

Filosofia dei viaggi nel tempo




"Se riusciamo a fare quello che ha detto Faraday, il nostro aereo non cadrà, il volo 815 atterrerà a Los Angeles". La questione sollevata da Jack nel finale della quinta stagione è decisamente problematica dal punto di vista filosofico. Se si comincia a riflettere su di essa c'è davvero il rischio di perdersi tra un passato e un futuro che sembrano, a seconda dei punti di vista, trasformasi l'uno nell'altro. Ma per capire che cosa accade nello straordinario inizio della sesta stagione dobbiamo provare a fare questo sforzo.
Partiamo da una domanda. E' possibile, tornando indietro nel tempo, modificare ciò che, dal punto di vista di chi viaggia all'indietro, è già accaduto? La risposta generale è abbastanza semplice: no. Quand'anche si potesse tornare indietro nel tempo, non si potrebbe cambiare il passato. Perché? Semplicemente perché il passato è già accaduto. Ciò che è stato è stato. Non è possibile, in altri termini, anche tornado indietro nel tempo, far non essere ciò che è già stato.
Verissimo. Però è anche vero che, qualora fosse possibile viaggiare indietro nel tempo, l'idea di tornare nel passato, intervenire sugli eventi e modificarli non ci sembrerebbe impossibile o contraddittoria. Perché? Semplicemente perché finché guardiamo il passato dal nostro presente esso è già stato, è passato, appunto. Ma qualora (ipotesi) tornassimo indietro nel tempo e ci trovassimo nel passato, il tempo che avremmo davanti sarebbe, per noi, in quel momento, futuro, dunque dovrebbe ancora accadere.
Applichiamo il nostro ragionamento a Lost (semplificando un po'). Chiamiamo punto B l'anno dell'incidente del volo 815. Chiamiamo A il punto del passato, 1977, in cui vengono sbalzati alcuni personaggi di Lost. Ciò che sta tra B e A, se viene guardato da B (presente), è già accaduto, è passato. Quando però alcuni losties si ritrovano sbalzati in A (1977), e A diventa, così, il loro presente, ciò che sta tra A e B è futuro, per loro, in quel momento. E visto che il futuro è ciò che deve ancora accadere, l'idea di poter intervenire su ciò che deve ancora accadere sembra logica. Per questo a Jack sembra logica l' idea di Faraday: facciamo saltare in aria l'Isola ora, nel 1977, così non ci sarà, nel 2004, nessun incidente aereo.


Dov'è allora il problema? Il problema sta nel fatto che questo futuro (quello tra A e B) è un futuro relativo, cioè è un tempo che deve ancora accadere solo dal punto di vista di A. Ma per chi viene da B quel futuro è già accaduto, è già passato. Il disastro aereo è già avvenuto. Dunque quel futuro che dal punto di vista di B è un passato già accaduto non può mancare di accadere, deve accadere perché è già accaduto. Dobbiamo con ciò dedurre che è impossibile che non accada? Non proprio. Dobbiamo piuttosto dire che è impossibile relativamente a quel mondo, quello in cui ciò che accadrà e già accaduto. Il mondo di cui fino almeno alla fine della quinta stagione Lost ci ha narrato la storia. Ma non è detto che quel mondo sia l'unico mondo esistente.
Poniamo ora, per assurdo, che sia possibile cambiare il passato: anche così si andrebbe incontro a un paradosso. Modificare il passato per eliminare, nel futuro, l'evento che non vogliamo si verifichi significherebbe eliminare l'evento che solo ci ha messo nella condizione di arrivare nel passato e, dunque, di modificarlo per non far verificare l'evento. In altri termini: l'evento che vogliamo che non accada deve accadere perché ci sia la possibilità di non farlo accadere. L'evento che vogliamo non si verifichi deve verificarsi perché possa non verificarsi. Semplificando: se qualcuno volesse tornare nel passato per uccidere il proprio padre prima che diventasse tale eliminerebbe proprio ciò che rende possibile il suo atto, in quanto la sua esistenza e dunque la possibilità di ritornare indietro nel tempo dipendono essenzialmente dall'esistenza di suo padre.


Torniamo a Lost. L'aereo è caduto per una causa legata all'Isola nel 2004. E' a partire dal disastro aereo che si produce una catena di eventi che portano un gruppo di losties nel passato, cioè nel 1977. Ora nel 1977 Juliet riesce a far esplodere un ordigno atomico che distrugge o affonda l'Isola, quell'Isola che è causa più o meno diretta del disastro aereo del 2004. In questo modo Juliet riesce a eliminare la causa (l'Isola) che nel futuro avrà reso possibile il ritorno dei losties nel passato. Ma questo genera un paradosso insolubile. In ogni caso dunque il passato non si cambia. Perché è già accaduto. E perché anche se lo si cambiasse il cambiamento paradossalmente renderebbe impossibile il cambiamento stesso. Dunque nulla cambierebbe. Per questo Sawyer quando i losties, dopo l'esplosione, si ritrovano sull'Isola e Juliet muore per le ferite riportate vorrebbe uccidere Jack. Nulla infatti è cambiato. L'esplosione ha solo prodotto un salto temporale, ma nessuna trasformazione del futuro/passato. L'unica novità è la morte di Juliet che si sarebbe così sacrificata in vano.
Ecco le parole che Sawyer rivolge a Jack:

"Ti sei sbagliato. Quella è la dannata botola della stazione Cigno. Saltata in aria. Proprio come l'abbiamo lasciata prima di cominciare a saltare qua e là nel tempo. Avevo detto che avremmo potuto evitare che venisse costruita. Che il nostro aereo non sarebbe mai precipitato su quest'Isola. […] Ci hai fatto tornare al punto di partenza. A parte il fatto che Juliet è morta. E' morta figlio di puttana perché tu avevi torto" (VI.1)

Ma Sawyer ha davvero ragione? Sì e no. Con l'inizio della sesta stagione possiamo dire che Sawyer ha e non ha ragione, proprio come Jack. E possiamo anche dire che Juliet è morta e non è morta.

"Ha funzionato" (VI.1) Sono le ultime parole che Juliet avrebbe voluto pronunciare prima di morire. E che Miles riferisce a Sawyer dopo essere riuscito a entrare in contatto con lo spirito di Juliet. L'ordigno atomico, dunque, non solo è esploso. Ma è anche riuscito a produrre degli effetti. Quali effetti? Abbiamo detto che non è possibile modificare il futuro che è già passato. E infatti i losties si ritrovano sull'Isola. E tuttavia, la sesta stagione ci mostra l'arrivo dei losties a Los Angeles. Inizia con un incidente, quello del volo 815, che non avviene, proprio come volevano Faraday e Jack. Perché l'Isola che avrebbe dovuto causarlo non c'è: è sommersa in fondo all'oceano. Juliet, dunque, da un lato è riuscita a distruggere l'Isola e a vivere e dall'altro ha fallito. Detto altrimenti Jack ha ragione ma ha anche torto. Jack ha ragione ma anche Sawyer. Come è possibile tutto ciò?
E' possibile perché la sesta stagione, o almeno così sembra, risponde in modo coerente ai paradossi filosofici legati ai viaggi nel tempo. L'inizio della sesta stagione da un lato ci dice: il passato non si cambia. Dall'altro afferma: ma questo vale solo per il mondo in cui il futuro è già accaduto. Ma questo mondo – quello di cui fino ad oggi Lost ci ha narrato la storia – non è l'unico esistente. Non solo ci sono altri mondi possibili, ma almeno un altro di essi oltre a quello che conosciamo esiste. Lost adesso ci narra la storia di almeno due mondi. Per questo non c'è contraddizione tra il dire che Jack ha ragione e ha torto, che Sawyer ha ragione e ha torto, che i losties sono e non sono atterrati a Los Angeles, che Boone e Charlie sono morti e sono vivi. Non c' è contraddizione tra queste affermazioni ma semplice "incompossibilità": esse
sono tutte vere, ma in mondi differenti.

4 commenti:

  • Miky

    Ciao!trovo ciò che scrivi molto interessante e spiegato in maniera molto chiara. Da quando l'ho letto però mi è sorto un dubbio che sicuramente gli autori ci chiariranno in questa serie (o almeno lo spero), ma come giustificheresti tu il fatto che ad un certo punto Richard dice a Sun di aver visto i losties nel 1977 e di averli visti sparire davanti ai suoi occhi?si riferisce al momento in cui Juliet ha fatto esplodere la bomba e hanno fatto il salto nel 2007?ma quindi la bomba è esplosa o no?sì perché vediamo l'isola sommersa mentre in un 2004 alternativo vediamo il volo dell'Oceanic sorvolarla,no perché Sun, Richard e gli altri sono fuori dalla statua ad attendere l'uscita di Ben e "Locke" dal rifugio di Jackob (nel 2007). Allora quel Richard che dice a Sun di averli visti sparire davanti ai suoi occhi durante il salto temporale fa parte di un'altro mondo possibile?evidentemente no...dato che è nello stesso 2007 dei losties ricatapultati nel futuro/presente...non so se sono stata chiara!

  • simone regazzoni

    Grazie Miky delle tue parole. Non è facile rispondere alla tua domanda, anche perché non sono sicuro di avere, per ora, tutti gli elementi. Ci provo. Io direi che la bomba è esplosa, ma da un alto ha prodotto la messa in atto di un mondo parallelo, dall'altro non ha prodotto modifiche di sorta se non un salto temporale dei losties. Quando Richard dice a Sun di aver visto i losties nel 1977 si riferisce probabilmente al momento dell'esplosione e del salto. E fa parte, credo, dell'universo temporale che abbiamo incontrato fin dall'inizio: quello in cui l'aereo cade.

  • BrianClough63

    Sono ben conscio che questo non è un blog di fan, e che il dibattito sul puro accadimento diegetico non rientra nei tuoi ambiti di riflessione, ma, indubbiamente, da un lato non si può nemmeno prescindere dall'andamento narrativo nell'avanzare riflessioni filosofiche, dall'altro immagino che anche tu sia curioso, come tutti noi, di avere il maggior numero di risposte possibili.

    Io non sono del tutto sicuro che Micky non abbia ragione, sul fatto che la bomba non è esplosa: è possibile che non sia stata la bomba atomica a produrre il mondo parallelo, e che, anzi, la bomba non sia esplosa per nulla: in un'intervista:
    http://popwatch.ew.com/2010/02/02/lost-premiere-damon-carlton/
    Damon Lindelof, alla domanda "Did Jughead really sink the Island? " afferma che "These questions will be dealt with on the show. Should you infer that the detonation of Jughead is what sunk the island? Who knows?". E, cosa ancora più interessante, ai fini delle tue analisi, Lindelof conferma indirettamente quanto dici in questo post: il suo interesse "filosofico" non è rivolto tanto ai viaggi nel tempo, quanto alla possibilità di cambiare il passato. Immagino che il "multiverso" rappresentato nella sesta serie sia, come dici tu, un modo, essenzialmente, per indagare questa possibilità. Non sono nemmeno del tutto sicuro che, alla fine, non ci troveremo di fronte a una clamorosa inversione: potremmo scoprire che è il Mondo A a essere stato prodotto dal Mondo B, i cui abitanti, in qualche modo, si daranno da fare per "resuscitare" l'isola, creando magari una spirale
    di ricorsività infinita (A->B->A->B...) del quale il bellissimo flash-back-forward del quale è protagonista Faraday, del quale parli nel post precedente, non è che una pallida prefigurazione.

    (Inoltre, c'è un forte indizio contrario al fatto che il mondo parallelo sia stato prodotto dal Jughead, e che sia dovuto, invece, a un evento successivo: il fatto che Ben si trovi nel Mondo B. Ben era sull'Isola, ferito, al momento dell'esplosione, e non sarebbe potuto sopravvivere al suo inabissamento, in quell'occasione).

  • BrianClough63

    E, ora che ci penso, questa indeterminatezza, più che all'incompossibilità di cui parli tu, porterebbe a far pensare che gli Autori ipotizzino l'esistenza di un universo quantistico non solo a livello subatomico, ma anche a livello esistenziale e macrostrutturale: un universo di Schrödinger, nel quale lo stato degli enti, proprio come quello del gatto, non è puro, alternativo, vicendevolmente incompossibile, ma "miscelato in uguale peso" tra le due condizioni bomba-non bomba.

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